«Il bravo storico è come l’orco della fiaba. Egli sa che là dove fiuta carne umana, là è la sua preda.» Marc Bloch
a.s.2021-2022
Il Veneto tra il XV e il XX secolo: percorsi di analisi socio-economica
L’IIS Levi-Ponti, in convenzione con l’Iveser (Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea) e con la collaborazione dell’insegnamento di Didattica della storia dell’Università di Padova, ha ottenuto il finanziamento previsto dalla Regione Veneto per “Percorsi per lo sviluppo delle competenze degli alunni in materia di Storia e cultura del Veneto” (BUR della Regione del Veneto n. 117 del 27 agosto 2021). Per saperne di più clicca qui.
a.s.2019-2020
La Shoah a Mirano: Paolo Errera e Nella Grassini
Questo progetto didattico, a.s.2019-2020, nasce dalla collaborazione con la prof.ssa Stefania Bertelli dell’IVESER, che ha guidato gli studenti nella conoscenza della vicenda di due vittime della Shoah legate al territorio del Miranese: Paolo e Nella Errera. Le classi coinvolte sono state la I F, la III ACM, la III AET, la III AIN, la III AMAN-AI, la III AMM, la III BMM, coordinate dai proff. Artusi, Bergo, Borsatto, Calzavara, Massari, Necchio, Turcato.
Per vedere i lavori delle studentesse e degli studenti, cliccare qui.
a.s.2018-2019
Donne e Risorgimento
Carlo Stragliati, Episodio delle Cinque Giornate di Milano in piazza Sant’Alessandro (fine XIX secolo)
Nell'anno scolastico 2018-2019, sono proseguite le attività legate alla convenzione firmata dal nostro Istituto con l'Università degli Studi di Padova per un triennio di collaborazione sul tema della Didattica della Storia.
Si è scelto di realizzare un'attività laboratoriale sul Risorgimento ed in particolare sul ruolo delle donne nel Veneto. Le fonti sono state tratte dal volume L'altra metà del Risorgimento. Voci e volti di patriote venete, a cura di Liviana Gazzetta e Nadia Maria Filippini, Cierre Edizioni, Verona, 2011.
Gli studenti hanno lavorato in piccoli gruppi su fonti scritte e iconografiche, realizzando delle presentazioni che hanno poi condiviso con la classe.
a.s.2017-2018
Nell'anno scolastico 2017-2018, il nostro Istituto ha firmato una convenzione con l'Università degli Studi di Padova per un triennio di collaborazione sul tema della Didattica della Storia.
Il prof. Walter Panciera con il dott. Enrico Valseriati lavoreranno insieme ai nostri insegnanti per realizzare attività didattiche innovative che possano coinvolgere gli studenti, suscitando in loro interesse e curiosità.
Il progetto prevede per quest'anno scolastico un laboratorio storico con le fonti digitali rivolto alle classi quarte.
Guidati dal dott. Enrico Valseriati, gli studenti della 4^ABS, 4^AET e 4^AMM hanno esplorato il catasto austriaco, scoprendo così come sian cambiati i luoghi che quotidianamente frequentano.
Mappe per esplorare il presente
Dopo aver esplorato l'Archivio storico del catasto di Venezia dove sono conservate le mappe austriache del XIX secolo, la classe 4AET è stata divisa in piccoli gruppi che hanno preso in considerazione i propri luoghi di residenza per mettere a confronto l'aspetto del territorio nell'Ottocento con quello attuale. Da questo confronto sono nate delle nuove mappe, realizzate dagli studenti con googlemaps, nelle quali edifici, strade, corsi d'acqua presenti nelle mappe austriache sono stati sovrapposti alle immagini satellitari.
Cliccando sulle mappe sarà possibile ingrandire i particolari e scoprire i mutamenti della toponomastica, oltre alle variazioni relative alla presenza antropica, ai corsi d'acqua e alle strade.
Salzano
A cura di Enrico Cisiola e Christian Bertan.
Cenni storici.
Il territorio era già abitato in epoca romana, come testimoniano i reperti, tuttavia le prime citazioni scritte di Robegano e Salzano sono del 1154 e del 1283 rispettivamente. I due villaggi ebbero storie indipendenti, l'una cappella della pieve di Zianigo l'altra della pieve di Martellago. Per secoli si osservò inoltre una leggera preminenza demografica di Robegano, maggiormente favorita per la vicinanza al Marzenego e la presenza della strada che congiungeva Noale a Mestre. Zone di confine tra le città rivali di Padova e Treviso, furono al centro di aspri scontri sino al 1384, quando i Carraresi assunsero il controllo della Marca. Dal 1388, invece, a causa di un tumulto popolare, il territorio fu definitivamente sottomesso alla Serenissima. È questo un periodo di grande stabilità. Dal punto di vista politico, l'attuale comune fu sottoposto alla podesteria di Noale. L'economia, prevalentemente agricola, fu gestita dalle congregazioni religiose veneziane e dal patriziato, il quale ha lasciato numerose ville signorili. Nel 1603, grazie alla devozione popolare, venne ultimata la costruzione a Robegano di un santuario dedicato alla Madonna delle Grazie. Intanto a Salzano, tra '600 e '700, famiglie patrizie veneziane costruirono case padronali anche di notevole pregio, quali Villa Donà, Villa Combi, Cà Contarini, Cà Bozza e Cà Savorgnan. Con la caduta della Serenissima e il passaggio ai Francesi, le due frazioni divennero sedi di comuni, riuniti nel 1808. Da questo momento la storia di Salzano coincide con quella di tutto il Veneto passò al Regno Lombardo-Veneto sino all'Unità d’Italia del 1866. Tra il 1867 e il 1875 l’arciprete di Salzano fu monsignore Giuseppe Sarto, futuro papa Pio X. Lo stemma del comune, a campo rosso, riporta un criptogramma consistente nella prima e nell'ultima lettera ("S" e "N") dell'antica denominazione veneta: "SalzaN". (fonte wikipedia)
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Cos'è cambiato?
Edifici pubblici.
Gli edifici pubblici collocati a ovest della Piazza ebbero nel passato la stessa funzione che hanno tutt’ora: punto di ritrovo per i cittadini, centro parrocchiale per lo svolgimento del catechismo ai ragazzi più giovani e “ufficio” del parroco. La Piazza intitolata a Pio X è un luogo centrale del paese e per questo è stato teatro di notevoli interventi urbanistici che, nel corso di circa 150 anni, hanno radicalmente mutato l'aspetto del paese. Fino a 120 anni fa, buona parte della superficie della piazza era occupata dal cimitero, poi spostato. Per quanto riguarda gli edifici che sono divenuti pubblici possiamo trovare la Filanda, costruita da Leone Romanin Jacur nel 1872, e rimasta attiva fino al 1952, contribuendo allo sviluppo economico e sociale di Salzano come uno dei centri industriali di questo tipo tra più importanti del Veneto. Nei periodi di massima produzione vi lavoravano 250 persone, di cui solo tre uomini (Direttore, fuochista e macchinista). Il sistema di aerazione del Salone della Filatura conquistò la medaglia d'argento all'Esposizione Internazionale di Bruxelles nel 1876. Il complesso è un insieme di arte, funzionalità e qualità, in armonia con l'ambiente circostante. Un altro edificio collocato vicino la Filanda è l’attuale complesso comunale, Villa Donà Romanin Jacur, voluta dalla famiglia patrizia veneziana dei Donà che la realizzò nei primi decenni dei XVII secolo, sulle spoglie di una precedente casa padronale cinquecentesca a pianta quadrata. Il complesso divenne, durante la seconda guerra mondiale, sede del Comando Tedesco, che danneggiò numerose statue settecentesche poste sulla sommità dei pilastri che reggono i cancelli. Successivamente venne realizzato il parco nel lato ovest della villa, Parco all’inglese di 48.000 metri quadrati caratterizzato da canali, grotte, rialzati, sentieri, e da una fitta vegetazione. Danneggiato pesantemente alla fine del secondo conflitto mondiale, si è sviluppato per decenni in modo spontaneo, abbandonato, e tra il 1997 e 2001 è stato restaurato in rispetto della sua forma originaria.
Edifici privati.
Gli edifici privati della Salzano del 1830 sono molto meno numerosi rispetto a quelli che sono presenti oggi. Essi si collocavano principalmente lungo la Strada Comunale (attuale Via Roma) e lungo la Strada consorziale detta di Robegano (attuale Via A. de Gasperi). Altre residenze private, molto probabilmente contadine, si trovavano a nord del paese, lungo la Strada consorziale detta del Campello (Via G. Mameli) e lungo la Strada comunale della Frusta (Via Frusta). Dove oggi noi troviamo quartieri con abitazioni e condomini, un tempo erano presenti solamente campi agricoli, a testimonianza del fatto che l’agricoltura era l’attività economica principale del paese.
Strade.
Le strade presenti nell’Ottocento sono rimaste anche oggi, ma, naturalmente, il sistema viario odierno è molto più sviluppato.
In questa tabella si può osservare come sono cambiati i nomi delle strade.
Ottocento | Oggi |
Strada Comunale | Via Roma |
Strada Comunale detta di Robegano | Via Montegrappa |
Strada Consorziale detta di Scarsetto | Non esiste |
Strada Consorziale detta di Piovego | Via Calabria |
Strada Consorziale detta del Campello | Via Oberdan, via Mameli, via Sauro |
Strada Comunale della Frusta | Via Frusta |
Strada Consorziale | Via Toscanigo |
Strada Consorziale detta dei Sogaretti | Via Sogaretti, via Marconi |
Strada Consorziale detta dei Comoz | Viale della Rimembranza |
Corsi d'acqua
Nell’800 i corsi d’acqua principali presenti a Salzano era due: Scotto detto la Piovega e Scotto detto Roviego. Per quanto riguarda il primo oggi non è più presente: con la bonifica del territorio per l’aumento della zona residenziale il canale è stato svuotato e trasformato in una strada (Via Armando Diaz), mentre per quando riguarda il secondo è presente tutt’ora ed è rimasto quasi invariato, tranne che per una deviazione presente nel passato che oggi è stata chiusa.
Paluello
A cura di Simone Bezzolato
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Nella mappa austriaca di Paluello si possono notare numerose differenze rispetto alla carta dei giorni nostri: quasi tutte le vie attuali si chiamavano diversamente in passato e la strada principale, che oggi attraversa il paese, nell’800 non esisteva nemmeno, mentre nella zona sud si trovava la Strada Consorziale detta dei Bruseganelli, oggi scomparsa. Nel passato la maggior parte delle poche abitazioni si concentrava a sud della Strada Comunale detta dell’Argine, ed anche oggi il paese si sviluppa soprattutto a sud della stessa strada che ha assunto altri nomi.
In questa tabella si può osservare come sono cambiati i nomi delle strade.
Ottocento | Oggi |
Strada Comunale detta dell’Argine | Via Barbariga e via Paluello |
Strada Consorziale detta dell’Arzeron | Via Redipuglia |
Strada Consorziale detta dei Doni | Via Quaglia |
Strada Consorziale detta della Montagnola | Via Montagnola |
Strada Consorziale detta delle Alture | Via Alture |
Strada Consorziale detta delle Stradelle | Via Stradelle e via Emilia |
Spinea
A cura di Andrea Cagnatel e Alessandro Martignon
Nell'Ottocento notiamo come nella zona di Spinea la presenza demografica fosse concentrata lungo la via principale, specialmente nella zona della chiesa di Santi Vito e Modesto con numerose ville e abitazioni. Alcune di esse sono ancora presenti come villa Simion (anche chiamata villa Pescarolo) e villa del Maino. Molte strade hanno mantenuto lo stesso percorso ma alcune hanno cambiato nome.
Ottocento | Oggi |
Via Miranese | Via Roma, Via Unità |
Via Capitanio | Via Capitanio |
Strada Consorziale detta la Stradella | Via Matteotti |
Strada Comunale detta delle Fornasi | Via Bennati, Via Fornase |
Via dei Campanari | Via Buonarotti |
Camponogara
A cura di Edoardo Casarin e Michael Torrigliani
Il nostro lavoro si è concentrato su Premaore, Camponogara, Prozzolo e Campoverardo.
PAESE | Ottocento | Oggi |
CAMPOVERARDO |
STRADA COMUNALE DETTA LA STRADONA | VIA DOMENICO MENIN DEI MILLE |
STRADA COMUNALE DETTA IL STRADON | VIA S. PELLICO | |
STRADA CONSORZIALE DETTA DELLA VALLE | VIA DON LUIGI ORIONE | |
STRADA COMUNALE DETTA BAVELLA | VIA S. PELLICO | |
STRADA CONSORZIALE | - | |
STRADA COMUNALE DETTA LA VIA DI CAMPOVERARDO | VIA PAPA GIOVANNI XXIII | |
STRADA COMUNALE DETTA DELL’ARZERINO | VIA ARZERINI | |
STRADA CONSORZIALE DETTA DI SAN QUIRICO | VIA SANTI QUIRICI | |
STRADA CONSORZIALE DETTA DELPUNTESELLO | VIA SANTI QUIRICI | |
ARZERINI |
STRADA COMUNALE DETTA IL STRADON | VIA S. PELLICO |
STRADA COMUNALE DETTA DELL’ARZERINO | VIA ARZERINI | |
STRADA CONSORZIALE | VIA G. GALILEO | |
STRADA CONSORZIALE | VIA E. FERMI | |
CAMPONOGARA |
STRADA COMUNALE DETTA DALLE VILLA | VIA G. MATTEOTTI |
STRADA CONSORZIALE DETTA IL MARITORE | VIA MERITORE | |
STRADA CONSORZIALE | VIA G. GALILEO | |
STRADA CONSORZIALE DETTA DELLO SCORSORE | VIA E. FERMI | |
STRADA CONSORZIALE DETTA DL PALAZO ROSSO | VIA BRENTALLA | |
STRADA CONSORZIALE DETTA DELLO SCORSORE | VIA GIOVANNI PASCOLI | |
STRADA COMUNALE | - | |
PREMAORE |
STRADA COMUNALE DETTA DEI QUAGI | VIA ALESSANDRO MANZONI |
STRADA CONSORZIALE DETA DI PREMAORE | VIA DENTE ALIGHIERI | |
STRADA COMUNALE DETTA DALLE CHIESA DI PREMAORE | - | |
SORACORNIO | VIA DANTE ALIGHIERI | |
STRADA CONSORZIALE DETTA DEL CASTELLARO | VIA ROMA | |
STRADA CONSORZIALE | VIA DENTE ALIGHIERI | |
PROZZOLO |
STRADA COMUNALE DETTA DI VIGHIZZOLO | VIA 4 NOVENBRE |
STRADA CONSORZIALE DETTA DEI PRATTI BASSI | VIA PRATI BASSI | |
STRADA CONSORZIALE DETTA DEL CONTONE | VIA PRATI BASSI | |
STRADA CONSORZIALE DETTA DEL CIMITERO | - | |
STRADA CONSORZIALE | VIA PRATI BASSI | |
STRADA CONSORZIALE | PIAZZA DONATORI DI SANGUE | |
STRADA CONSORZIALE DETTA DEI SABBIONI | VIA 2 GIUGNO | |
STRAD CONSORZIALE DETTA DELLE PREDE | VIA DELLE PRETE | |
STRADA CONSORZIALE DETTA LA NOVA | VIA NUOVA |
Maerne
A cura di Matteo De Rossi
Fonti: Censo stabile, Mappe austriache (sec.XIX), 25-Maerne. Mappe utilizzate:-0026511; -0026581; -0026501; -0026621.
Cazzago
A cura di Giacomo Fonda
Mettendo a confronto le mappe di Google Maps con le mappe austriache del XIX secolo possiamo notare una notevole crescita dell'insediamento abitativo, una trascurabile riduzione dei campi coltivabili per far posto alle abitazioni contemporanee. Strade e corsi d'acqua sono rimasti pressoché invariati ad eccezione della strada ad oggi chiamata via Provinciale Nord che all'epoca transitava a fianco alla chiesa. La chiesa e gli edifici religiosi non sono stati modificati. Nella mappa ottocentesca c'erano all'incirca una ventina di edifici, la maggior parte distribuiti ai lati della strada via Comunale Molinella. Oggi la realtà è molto diversa, infatti ora le abitazioni si concentrano principalmente alla via Provinciale Sud e Provinciale Nord (strade perpendicolari alla Molinella) chiamate all' epoca rispettivamente l'Arzaron e Strada Comunale della Chiesa.
Ottocento | Oggi |
Via Comunale Molinella (est) | Via Molinella |
Via Comunale Molinella (ovest) | Via Cazzaghetto |
Strada Comunale l’Arzaron | Via Provinciale Sud |
Strada Comunale della Chiesa | Via Provinciale Nord |
Scolo Pionca | Pionca |
Scolo Tergolino | Tergola |
Scolo Serraglio | Serraglio |
a.s.2014-2015
Nell'anno scolastico 2014-2015, le classi 3^AET/CIN e 3^AMM hanno realizzato un lavoro di ricerca su Giovanni Ponti a cui è intitolato il nostro Istituto Professionale.
Il prodotto finale è una raccolta di brevi video che presentano le fasi più importanti della biografia di Giovanni Ponti e qualche approfondimento su temi storici più ampi.
BIOGRAFIA
APPROFONDIMENTI
BIBLIOGRAFIA - SITOGRAFIA
Libri e siti consultati per la realizzazione dei video.
FONTI D'ARCHIVIO
Grazie alla collaborazione dell''IVESER, siamo in grado di pubblicare anche dei documenti di archivio legati agli incarichi politici che Giovanni Ponti ha assunto nel comune di Venezia.