APPARATI SCENOGRAFICI

Gabriel Bella (1730-1799)
Lo scenario e l’illuminazione del Teatro di San Samuele
Venezia, Fondazione Querini Stampalia.

Nella Venezia del Settecento le rappresentazioni teatrali avevano un’importanza primaria nella vita culturale cittadina. I teatri, che aprivano nei primi giorni di ottobre con l’inizio del Carnevale, erano molto frequentati non solo per ascoltare la musica, per applaudire o fischiare gli attori, ma anche per cenare e conversare nei palchetti di proprietà privata. Il pubblico, ben diverso da quello attuale, partecipava attivamente alla finzione scenica incidendo fortemente sulle rappresentazioni.

Nelle feste pubbliche predominavano le architetture effimere e in particolare l’arco trionfale o il tempietto, come si rileva dalle incisioni raccolte nel volume Venezia festeggiante di V. Coronelli (Venezia 1709), che ricordano i coevi scenografici altari realizzati da Giuseppe Pozzo.

Macchina per fuochi artificiali
per l’elezione di Giovanni II Cornaro

(22 maggio 1709).

                                        

Macchina per fuochi artificiali a tempietto
per l’elezione di Giovanni II Cornaro

(22 maggio 1709).

Giuseppe Pozzo
Altare maggiore degli Scalzi
Venezia, Cannaregio.

                                                    

Giuseppe Pozzo
Altare maggiore dei Gesuiti
Venezia, Cannaregio.



Gabriel Bella (1730-1799)
Festa del giovedì grasso in Piazzetta
Venezia, Fondazione Querini Stampalia.

Gli edifici occasionali più singolari sono le “macchine” per i fuochi artificiali che, progettate da architetti e scenografi famosi, si costruivano annualmente in Piazzetta San Marco per celebrare la Festa del giovedì grasso. Il Carnevale veneziano, divenuto famoso per la quantità dei divertimenti che lo animavano, attirò molti viaggiatori da tutta Europa.



Incisore secolo XVIII
Macchina ideata da Antonio Mauro per la regata in onore dell’imperatore Leopoldo II (3 aprile 1797)
Venezia, Museo Correr.


Sul finire del secolo le “macchine”, come le architetture, si presentano in forme neoclassiche.