Schema della facciata albertiana
di San Francesco a Rimini.

Mauro Codussi (1440-1504)

L’architetto innestò nella tradizione veneta il linguaggio ispirato ai concetti di bellezza espressi dall’Alberti che si rilevano evidenti nella facciata di San Michele in Isola, la prima costruzione rinascimentale a Venezia.

Principi matematici regolano forme e volumi che, uniti da precise proporzioni, raggiungono un equilibrio perfetto.

Fondamentale è l'unitarietà del progetto in cui ogni singolo elemento non potrebbe esistere indipendente dal tutto.

Mauro Codussi
San Michele in Isola, 1469-1478
Venezia, San Michele in Isola.

Più confusa, rispetto all’essenzialità di San Michele, risulta invece la facciata di San Zaccaria. Qui però Codussi portò a compimento un lavoro già iniziato.

        

Mauro Codussi
San Zaccaria, 1444-1500
Venezia.

Nella facciata del maestoso palazzo è leggibile l'intento di conseguire una regolarità rinascimentale, ispirata all’albertiano Palazzo Rucellai, senza rinunciare alle caratteristiche dell'architettura veneziana: la leggerezza e la prevalenza dei vuoti sui pieni.

Mentre Alberti aveva delineato un raffinato gioco di rapporti lineari in superficie, Codussi moltiplica le finestre e accentua la plasticità dei volumi sottolineata dal contrasto delle ombre e delle luci.
Agli inizi del ‘500 era l'edificio più classico di Venezia e il più grande palazzo privato.

Mauro Codussi
Palazzo Vendramin-Calergi, 1481-1509
Venezia.