La pala d’altare: il termine pala deriva forse dall’italiano palese - ciò che è evidente
Nel Quattrocento al complesso apparato del polittico, strutturato in una sequenza di scene o di figure, si comincia a preferire una tavola unica - di forma quadrata o rettangolare – contenuta nella cornice architettonica dell’altare. Questo espediente, oltre ad accentuare la profondità dello spazio pittorico, contribuiva ad unificare illusoriamente lo spazio dipinto a quello reale.
L’immagine devozionale, grazie alla prospettiva, riunisce in un ambiente unitario i personaggi posti in reciproca relazione. Queste composizioni sono spesso definite “sacre conversazioni” e il dialogo tutto spirituale che intercorre tra i personaggi è fatto di gesti e di sguardi.
La figura principale, posta al centro di una struttura architettonica rinascimentale, è generalmente la Madonna attorniata da santi disposti nello spazio simmetricamente e a semicerchio, quasi a simulare o a sottolineare un vano absidale.
Ad essi il committente rivolge preghiere d’intercessione per la propria salvezza.
![]() Piero della Francesca
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![]() Giovanni Bellini
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Pier Paolo Pasolini, uno dei registi più attenti alla cultura artistica, si è ispirato alla Deposizione di Pontormo nel realizzare il tableau vivant utilizzato nell’episodio La ricotta contenuto nel film RO.GO.PA.G. del 1963.
![]() Pier Paolo Pasolini
Iacopo Pontormo
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