LA VILLA ANTICA- complesso edilizio situato fuori dalle mura urbane
 

«Lo schema basilare della villa è rimasto invariato per più di duemila anni da quando fu stabilito per la prima volta dagli antichi romani». (Ackerman, Andrea Palladio e la villa veneta da Petrarca a Carlo Scarpa, p. 3)
I Romani costruirono ville in tutti i territori dell’Impero spaziando dall’azienda agricola, alla lussuosa residenza, fino alle immense ville imperiali. Con il termine villa si indicava l’intera tenuta, mai la sola abitazione del proprietario.

L'azienda agricola

Per esigenze di sicurezza presentava una forma chiusa, compatta e comprendeva:


La villa suburbana

La villa, non solo centro di produzione agricola, divenne sempre più luogo di pace, di otium. I ricchi proprietari, che si allontanavano dalla confusione della città cercando il contatto con la natura, vi conducevano un'intensa vita culturale dedicandosi alla lettura, agli studi, alla dotta conversazione, alla scrittura, al teatro, oltre ad occuparsi della gestione della tenuta. Per la prima volta la villa viene associata all'attività letteraria: Cicerone compose in villa alcune delle sue più celebri opere.
Plinio (II sec. d.C.), nel descrivere la villa di Tusci costruita sugli Appennini della Toscana meridionale, racconta:

[…] la possibilità di riposo è più grande, più completa e senza noie; non necessita di mettersi la toga; nessun seccatore nelle vicinanze; tutto è calma e pace; vi contribuiscono la salubrità della regione, la serenità del cielo e l’aria più pura: là sto bene di spirito e di corpo. Giacché esercito lo spirito con lo studio, il corpo con la caccia. Anche la mia gente sta meglio di salute che in ogni altro posto […] (Epistole, V, 6, 45-46)

A proposito del paesaggio aggiunge:

immagina un anfiteatro immenso e quale soltanto la natura può crearlo. Una vasta e aperta piana è cinta dai monti, e le cime dei monti hanno boschi imponenti e antichi. […] Proveresti un gran piacere se riguardassi questa regione dall’alto dei colli: ti parrebbe infatti di scorgere non delle terre, ma un quadro dipinto con incredibile maestria: da tanta varietà, da così felice disposizione gli occhi traggono diletto ovunque si posino. (Epistole, V, 6, 7-9, 13)

Villa dei Misteri
Costruita alla metà del III sec. a.C. e più volte ampliata
Pompei, Napoli.

     

La villa dei Misteri, residenza di campagna edificata lungo la strada che conduceva a Napoli, sorge su un terreno scosceso, rivolto al mare e reso pianeggiante da una serie di terrazzamenti sorretti da portici sotterranei. Lo schema planimetrico dell’edificio, pur riprendendo quello della domus urbana, presenta una concezione opposta: i portici collegano l’interno con la natura circostante.

  • Domus: struttura architettonica chiusa
  • Villa suburbana: integrazione dell’edificio con la natura








Le stanze padronali erano decorate con dipinti parietali che ampliavano gli spazi creando aperture illusorie: finti marmi, cornici architettoniche, architetture fantastiche, giardini fioriti.

Ricomposizione del Cubiculum (stanza da letto) di Villa di Boscoreale presso Pompei, I sec. a.C.
New York, The Metropolitan Museum of Art.

 

Villa di Livia
Affresco, fine I sec. a.C., prima metà I sec. d.C.
Prima Porta, Roma.

 

Parete decorata con finte architetture, 30-25 a.C.
Roma, Museo Nazionale.

Quelle residenze funzionali, confortevoli, ricche di fontane e di giardini, influenzarono le civiltà successive.
Le ville venete in comune presentano: la volontà dei proprietari di affiancare gli affari al piacere, l’amore per la vita in campagna.

La villa imperiale

La più grande e famosa è Villa Adriana, perfettamente inserita nel paesaggio, fu edificata da Adriano come residenza imperiale fuori della capitale. Il complesso urbanistico-architettonico, oltre agli ambienti di abitazione, comprendeva piscine, terme, biblioteche, teatro, pergolati, tempietti, alloggi per le guardie, passaggi sotterranei: una vera e propria piccola città.
La villa, abbandonata nel Medioevo e spogliata dei preziosi marmi policromi che rivestivano le murature, cominciò ad essere studiata nel Rinascimento da artisti e studiosi.

Plastico ricostruttivo della Villa Adriana
Roma, Museo della Civiltà Romana.

        

Villa Adriana, 118-138 d.C.
Il Teatro marittimo
Tivoli, Roma.

Nel Medioevo la campagna divenne sempre più pericolosa e gli edifici rurali si trasformarono in castelli fortificati.