Introduzione al percorso didattico

«I beni che costituiscono il patrimonio sono stati prodotti da fenomenti naturali e da persone e società umane all'interno di contesti culturali; sono segni del tempo e testimonianze della storia della Terra e/o dell'uomo, di pratiche, visioni del mondo, rapporti sociali, concezioni estetiche, evoluzioni tecniche... [...]
Per queste valenze, nel campo della ricerca sono le tracce che gli studiosi trasformano in strumenti per produrre informazioni in riferimento al presente e al passato: non c'è disciplina che non elabori le conoscenze a proposito e per mezzo di beni patrimoniali.[...]
Nell'ambito dell'istruzione formale, invece, si dà prevalenza al sapere libresco dei manuali, occultando il rapporto tra saperi, metodologie e beni culturali e paesaggistici. Perciò l'inclusione organica di tali beni nei processi di insegnamento e apprendimento nella prospettiva dell'educazione al patrimonio assume un valore di forte innovazione pedagogica e didattica:
- stimola e sostiene la comprensione delle metodologie che fondano la costruzione di conoscenze e che sono celate dal sapere manualistico;
- promuove abilità che non sono contemplabili nell'uso dei manuali: di osservazione, di analisi, di produzione delle informazioni, delle inferenze e delle conoscenze, di critica, di comunicazione, di apprezzamento estetico».

(A. Bortolotti, M. Calidoni, S. Mascheroni, I. Mattozzi, Per l'educazione al patrimonio culturale. 22 tesi, Milano 2008, p.33)

Queste considerazioni, apparse recentemente in una interessante pubblicazione sull'educazione al patrimonio culturale, ci sono sembrate un'utile premessa alla relazione sul nostro lavoro, dal momento che individuano con chiarezza due tra le più importanti motivazioni che sono state alla base del nostro progetto didattico, che si è posto, in primis, l'obiettivo di favorire la formazione di un senso di appartenenza alla tradizione culturale e alla storia del territorio, contribuendo alla formazione di un senso di responsabilità personale e condivisa rispetto ai problemi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.
L'aspetto progettuale più complesso è stato quello dell'individuazione di possibili modalità e strategie per consentire l'approccio conoscitivo ad un patrimonio culturale del territorio, come quello delle ville venete, a studenti di un istituto superiore tecnico industriale, in cui la storia dell'arte non viene insegnata e vi è una netta prevalenza di discipline legate alle più moderne tecnologie. Premessa indispensabile è stata dunque quella di rinunciare a vedere il patrimonio come esclusivo appannaggio della storia dell'arte e invece puntare su uno studio pluridisciplinare, che potesse:

  • valorizzare lo specifico tecnologico dell'istituto;
  • connettersi efficacemente con il presente.

Da queste riflessioni è nata la scelta di Villa Foscarini Rossi come punto di partenza del nostro lavoro che, pur avendo preso strade poi molto diverse nella classe prima e nella classe quarta, si è giovato della complessa intersezione disciplinare che tale villa offre a chi voglia considerarla didatticamente. La sua natura attuale di museo aziendale, infatti, ha consentito il dipartirsi dei due percorsi didattici:

  • nella classe prima, si è pensato di valorizzare le conoscenze tecniche degli alunni proponendo un'elaborazione grafica in Autocad di un modello di scarpa, consentendo anche di esprimere la loro creatività suggerita dalle opere di Warhol esposte nel museo;
  • nella classe quarta, considerare la realtà dell'azienda ha consentito in prima battuta di cogliere concretamente la dimensione tecnologica della produzione, le dinamiche economiche del nostro territorio e quelle della globalizzazione economica, per poi, successivamente, recuperare la dimensione storica ed artistica della "civiltà delle ville".

In collaborazione con le operatrici museali di Villa Foscarini Rossi e di Villa Pisani, sono state messe in atto molteplici strategie: attività laboratoriali e attività di apprendimento cooperativo, a scuola e nei "siti artistici", lezioni realizzate con l'utilizzo di proiezioni multimediali, lezioni in presenza dei beni patrimoniali. L'auspicio è che queste diverse strategie favoriscano «la comprensione dei significati, delle concettualizzazioni e interpretazioni, delle funzioni e potenzialità dei beni culturali e paesaggistici nonchè permettano di consolidare atteggiamenti di interesse e rispetto per il patrimonio». (ibidem, p.132)

Percorso didattico IC

Percorso didattico IVB Informatica

Si ringrazia la Direzione di Villa Foscarini Rossi per la concessione di alcune immagini di opere appartenenti alla collezione d'arte moderna di Luigino Rossi, conservate nel museo della calzatura, nonché le operatrici museali, Federica Martini e Federica Rossi, per la sentita e partecipe collaborazione.
Si ringraziano inoltre le operatrici museali di Villa Pisani, Caterina Rampazzo e Laura Brancato, per la gentile disponibilità.

Le immagini contenute nel cd-rom sono state acquisite dalla rete, da siti non vincolati da diritti d'autore, ovvero da materiale illustrativo diffuso specificamente per la libera pubblicazione. Pertanto tutte le immagini sono state valutate di pubblico dominio e inoltre la loro presenza nelle pagine di questo cd-rom è finalizzata a scopi culturali, didattici e non da alcun fine di lucro.
Patrick Bordin e Andrea Celegato (IC) hanno realizzato la copertina del cd-rom mentre l'etichetta è stata elaborata da Enrico Girotto e Denis Patron (IVB Informatica).

Le coordinatrici: Alessandra Boccato e Chiara Massari