Pietro Falca detto Longhi, Lezione di geografia, 1752

Giuseppe Parini, Il Mattino, da Il Giorno

Il "cavalier servente"
IVB 

Assai pensasti a te medesmo; or volgi
Le tue cure per poco ad altro obbietto
Non indegno di te. Sai che compagna
Con cui divider possa il lungo peso
Di quest'inerte vita il ciel destìna
Al giovane Signore. Impallidisci?
No non parlo di nozze: antiquo e vieto
Dottor sarei se così folle io dessi
A te consiglio. Di tant'alte doti
Tu non orni così lo spirto, e i membri,
Perchè in mezzo a la tua nobil carriera
Sospender debbi 'l corso, e fuora uscendo
Di cotesto a ragion detto Bel Mondo,
In tra i severi di famiglia padri
Relegato ti giacci, a un nodo avvinto
Di giorno in giorno più penoso, e fatto
Stallone ignobil de la razza umana.
D'altra parte il Marito ahi quanto spiace,
E lo stomaco move ai dilicati
Del vostr'Orbe leggiadro abitatori
Qualor de' semplicetti avoli nostri
Portar osa in ridicolo trionfo
La rimbambita Fè, la Pudicizia
Severi nomi! […]

vv. 275-298

Pera dunque chi a te nozze consiglia.
Ma non però senza compagna andrai
Che fia giovane dama, ed altrui sposa;
Poichè sì vuole inviolabil rito
Del Bel Mondo onde tu se' cittadino.

vv. 308-312

[…] Tu volgi intanto
A' miei versi l'orecchio, et odi or quale
Cura al mattin tu debbi aver di lei
Che spontanea o pregata, a te donossi
Per tua Dama quel dì lieto che a fida
Carta, non senza testimonj furo
A vicenda commessi i patti santi,
E le condizion del caro nodo.

vv. 395-402