Regia: Sofia Coppola
Anno di uscita: 2006
Nazione: Francia / Stati Uniti d'America
Genere: biografico, storico
Durata: 120'

IC 

Il film, che si svolge sugli sfondi e negli ambienti veri di Versailles, rilegge in chiave pop la vita di corte di Maria Antonietta, sposa infelice di Luigi XVI re di Francia, dal suo difficile ingresso alla corte francese, nella primavera del 1770, sino allo scoppio della rivoluzione e al suo trasferimento al Palazzo delle Tuileries il 6 ottobre 1789.
La ragazza austriaca, che per entrare in Francia deve “spogliarsi” di tutto, scopre un mondo ostile, un universo frivolo dove ognuno osserva e giudica gli altri.
Sposata per la ragion di Stato ad un uomo che non si cura di lei, Maria Antonietta si stanca rapidamente dei suoi doveri di rappresentanza ed evade nei piaceri delle feste per inventarsi un suo mondo.

La regista, attraverso la figura della giovane delfina, propone uno spunto di riflessione sull'adolescenza.
I patimenti di Maria Antonietta diventano paradigma di “genere”, dal momento che coincidono con i turbamenti e le angosce che sconta ogni adolescente al momento del suo ingresso in società. E' lei il centro assoluto del film, con il suo spaesamento, la sua allegria e le sue difficoltà ad integrarsi con i rituali della vita di corte e le aspettative che ne conseguono.
Maria Antonietta, portata in Francia all’età di 15 anni e incoronata a 18, deve sopravvivere alla routine inventandosi un “micromondo” impenetrabile, esorcizzando la solitudine con dolciumi, scarpe, abiti e acconciature. La sua smania d’acquisti è quella di una qualunque ragazza che ha bisogno di comprare per placare la sete di sentimenti e di affetto.
La colonna sonora, composta da vari brani rock, dinamizza il racconto scegliendo di accordarsi all'atmosfera di ribellione interiore, anziché al repertorio della musica d'epoca.
Sofia Coppola vuole liberare questa piccola donna destinata a non diventare adulta, vuole salvarla dalla storia, anche se non può evitarle il patibolo. E quando il popolo con forconi e torce arriva a Versailles per farne un’altra, di festa, Maria Antonietta si inchina e ringrazia, come fosse giunta anche per lei l’ora della liberazione.
Il film dalla fastosa regia, dalle inquadrature inondate di colori pastello, dalle mirabili luci e dagli splendidi costumi, è una lezione di controstoria.

   

Questo film, visto alla conclusione del percorso didattico relativo alle ville, è stato interessante perché ci ha mostrato come vivevano i nobili nel Settecento. Girato interamente a Versailles, il film racconta esclusivamente la vita di corte evidenziando quanto la giovane regina, costantemente seguita da servi e cortigiani, fosse priva di libertà. Il popolo compare solo alla fine quando assale la reggia dando inizio alla rivoluzione francese.
Ci hanno colpito i costumi di scena eleganti e raffinati, e le tante scarpe dagli svariati colori, decorate nei minimi dettagli.
In molte scene compare la visuale del vastissimo parco che circonda l’enorme reggia e questo ci ha permesso di notare quanto l’architetto, nel progettare il parco di Villa Pisani, si sia ispirato al modello francese.
Nonostante il ritmo piuttosto lento, il film è reso piacevole dalla colonna sonora; le musiche rock “spezzano” il tempo e trasmettono lo stato d’animo di Maria Antonietta che interpreta molto bene gli atteggiamenti di molti adolescenti di oggi.
(Classe IC)